La Procura di Milano indaga Unicredit: il racconto di Gianni Dragoni

La Procura di Milano indaga Unicredit

“La Procura di Milano indaga Unicredit”: in questo video Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 Ore, spiega la presunta frode. La banca è accusata di “dichiarazione fiscale fraudolenta” – reato punibile fino a 6 anni – per un’operazione compiuta tra il 2007 ed il 2009, quando amministratore delegato era Alessandro Profumo, ora iscritto nel registro degli indagati. Il Tribunale ha disposto il sequestro preventivo di 245 milioni di euro alla banca: è la prima volta che succede. La presunta frode fiscale sarebbe stata commessa quando Unicredit era guidata da Profumo tramite una complessa operazione con la banca britannica Barclays. Secondo gli inquirenti Barclays avrebbe proposto a Unicredit un prodotto finanziario di Profit participating instrument (Ppi) ossia uno strumento di partecipazione agli utili chiamato Brontos. Ciò costituisce uno strumento di investimento produttivo di interessi attivi – assimilabile a finanziamenti effettuati a favore di investitori – e non un investimento in capitale di rischio assimilabile alle azioni che danno dividendi: per la normativa italiana gli interessi sono però tassabili al 100% mentre i dividendi hanno una tassazione solo del 5%. Da qui l’indagine. Chi fu il consulente dell’operazione? Lo studio fiscale fondato da Giulio Tremonti.

Anche altre grandi banche italiane hanno vertenze milionarie col fisco: Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena su tutti. Come andrà a finire? Ci si può ancora fidare delle banche?