La crisi 2011 sulle spalle degli onesti

Crisi 2011

Per fare pagare sempre gli onesti non serviva un governo di super-esperti tecnocrati, dice Marco Travaglio. E pone altri interrogativi sulla crisi 2011. Perché i preti e le suore dovrebbero essere esentati dai sacrifici? Il Vaticano, infatti, non paga l’Ici. Perché il governo Monti nel Salva Italia non ha inserito tagli alla politica? E perché i tecnici non hanno ancora cambiato le regole del beauty contest che probabilmente offrirà gratis le nuove frequenze tv a Rai e Mediaset? Che fine hanno fatto le misure contro gli evasori fiscali? L’editoriale di Marco Travaglio per Servizio Pubblico.

Crisi 2011: chi paga?

“Non è vero che l’Italia è un paese disgraziato. Anzi, siamo tra i paesi più fortunati del mondo” – ironizza Travaglio –  “Intanto perché abbiamo un enorme serbatoio di nero calcolato in almeno 500 miliardi all’anno. Nonostante questo non siamo falliti, ergo siamo immortali. E poi perché volendo ogni tanto basta infilare un cucchiaino in quel nero e tirare su: se sale un 5% una manovra da 25 miliardi è bell’è fatta. Ma il nostro governo è davvero straordinario, un trust di cervelli da paura. Molto sobriamente hanno infatti deciso di non mettere le mani nelle tasche dei ladri e dei criminali. Ma in quelle degli onesti. Salvando banche, Vaticano, Mediaset, la casta e gli evasori”.