Trenitalia ha deciso di sopprimere molti treni notturni per puntare tutto sui Freccia Rossa e sull’Alta Velocità. Molti lavoratori del comparto notturno sono stati licenziati, lo scorso 11 dicembre. Però il treno notturno Venezia Parigi esiste ancora, solo che è gestito da Veolia, una società francese con lavoratori francesi che operano su vagoni delle ferrovie italiane. Il treno notturno Bari-Torino invece è ancora gestito da Trenitalia. Attraversa l’Italia, ci viaggiano pendolari che vanno al Nord a lavorare ma che devono sopportare molti disagi.
Bari-Torino e altri disagi
Non solo Venezia-Parigi e Bari-Torino. Il viaggio di Servizio Pubblico sulle linee più devastate d’Italia ha fatto visita anche alla Roma-Viterbo. I pendolari che ogni mattina viaggiano verso la capitale impiegano quasi due ore per percorrere ottanta chilometri, in condizioni di viaggio che portano all’esasperazione. Partenza ore 6,55 da Viterbo, porte inutilizzabili, bagni guasti, sporcizia ovunque. “Per chi non abita a Roma è un disastro, siamo abbandonati a noi stessi, ogni giorno occorre farsi il segno della croce” spiega un pendolare, “Utilizzo questa linea dal 1960 quando c’erano le locomotive a vapore: funzionavano molto meglio. Questo treno dovrebbe portare 470 persone, invece ce ne viaggiano 800. I ministri del governo venissero qui una mattina qualsiasi prima di chiederci sacrifici, come fanno in Svezia ma anche in America” aggiunge un altro passeggero.