Se quanto accaduto alla Costa Concordia al Giglio è di esclusiva responsabilità del comandante Schettino, allora perché mai Enrico Scerni, presidente del Registro Navale Italiano, si è dimesso? In cosa consiste la imprudente consuetudine dell’inchino delle crociere? Chi la fa? Quando? E in quali condizioni? Il racconto di Dina Lauricella per Servizio Pubblico, programma condotto da Michele Santoro.
L’inchino delle crociere e la scelta criminale di Schettino
Scrive Il Sole 24 Ore:
«La scelta, si passi il termine, criminale è stata quella a monte di portare una nave, con quelle caratteristiche e a quella velocità, così in prossimità dell’isola». Lo scrivono i giudici parlando dell’inchino nelle motivazioni della sentenza con cui a febbraio Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione e un mese di arresto per il naufragio della Costa Concordia. Per risalire alle cause del naufragio della Costa Concordia e alla morte dei 32 passeggeri bisogna concentrare l’attenzione su due momenti: l’impatto della nave con lo scoglio davanti all’Isola del Giglio e la gestione dell’emergenza dopo l’incidente. E per i giudici del tribunale di Grosseto, il principale responsabile di ciò che avvenne in entrambe la fasi fu il comandante Francesco Schettino. Per questo lo hanno condannato a 16 anni di reclusione.