A Pomigliano è ripresa la produzione di autovetture. Per la nuova Panda, ad oggi, sono stati richiamati in servizio mille operai. Tra loro nemmeno un iscritto alla Fiom, il
sindacato che si era opposto alle nuove regole volute da Marchionne. Come Antonio Di Luca, che dopo 22 anni e 7 discopatie al servizio della Fiat, è rimasto fuori da quei cancelli. Il racconto di Claudio Pappaianni per Servizio Pubblico.
La nuova Panda e gli iscritti Fiom
“Il problema è che quando arretrano i diritti in un qualsiasi luogo di lavoro, piccolo o grande che sia, arretra tutta la società. E se arretra la società non si può difendere niente, né un territorio né una fabbrica” si sfoga Antonio dal palco del Forum dei Beni comuni a Napoli. Ai nostri microfoni racconta con la voce strozzata: “Il mio lavoro consisteva nell’entrare in auto, controllare le conformità e le caratteristiche. E’ brutto ora doverlo fare qua, in una concessionaria. E non nello stabilimento. Marchionne? Guadagna 400 volte quello che guadagno io, ha la libertà di fare la sua scelta strategica industriale. Io sono un padre di famiglia, posso dire a mio figlio di giocare meno con la Playstation ma mica lo caccio di casa. Se mi comprerei la nuova Panda? E come faccio? Non me la posso permettere”.