La partecipazione di Adriano Celentano al Festival di Sanremo è stato il frutto di un errore di comunicazione da parte della Rai oppure, visti gli ascolti, una scelta vincente? Intervistato dalla nostra Francesca Fagnani, Vittorio Sgarbi dice la sua: “Celentano è un urlatore come me”.
Vittorio Sgarbi su Celentano
“Quando feci il programma in Rai, e facemmo ascolti bassi, Lorenza Lei si era appena insediata. E ci disse chiaramente che la puntata su Dio non si poteva fare. Mi disse che Dio era un argomento che non bisognava toccare” – confessa Sgarbi in riferimento a Or vi sbigottirà, chiuso dopo la prima puntata – “Gli ascolti sono il Dio del mercato e in nome di questo hanno chiamato Celentano a Sanremo. E non hanno messo condizioni. E così Celentano ha attaccato i presidi più cari alla Lei, signora molto devota e dal grande rigore. E’ nato un equivoco involontario. Celentano come cantante può parlare di qualsiasi cosa, anche paradossale. Se avesse messo quelle cose in una canzone non sarebbe successo nulla. Invece vuole fare l’opinionista. E’ un ragazzo ingenuo. La Rai ha pagato la sua personalità e in nome dello share lo perdoneranno. Non conta quello che dice ed è meraviglioso in quanto urlatore”.