La riforma fiscale di Obama: meno tasse, più lavoro

Riforma fiscale di Obama

La riforma fiscale di Obama proposta al Congresso degli Stati Uniti prevede agevolazioni per le aziende che creano nuovi posti di lavoro sul territorio nazionale e l’introduzione di una tassa sugli utili delle imprese che delocalizzano la produzione all’estero. E il governo tecnico di Monti? Il punto nell’editoriale di Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 ore, per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro.

Gianni Dragoni e la riforma fiscale di Obama

Obama vuole eliminare altre agevolazioni per evitare che accada di nuovo quanto successo nel 2008: il 55% delle grandi imprese non aveva pagato alcuna tassa per almeno un anno nei sette anni precedenti. Vuole soprattutto più tasse ai ricchi: almeno il 30% per chi dichiara almeno un milione di dollari all’anno. In Italia abbiamo il problema dei soldi fuggiti in Svizzera, dove sono nascosti 100-150 miliardi di capitali esportati. Germania e Gran Bretagna hanno firmato accordi con Berna: perché non lo facciamo anche noi?