Sandro Ruotolo incontra e intervista i miliatanti No Tav. Tra loro c’è Alberto Perino che giudica inaccettabili le affermazioni di Bersani sulla presunta infiltrazione delle Brigate Rosse nel movimento: “E’ un modo per distogliere l’attenzione dal movimento. E classificarlo come qualcosa di poco pulito”. Ai microfoni di Servizio Pubblico parla anche con Marco, il ragazzo arrivato sulle cronache nazionali dopo aver provocatoriamente definito ‘pecorelle’ i poliziotti che presidiano la Valle.
Alberto Perino e gli altri
“La cosa più importante è chiarire bene cosa si intende per democrazia. A me sembra che non ci sia nessun senso né dello Stato né della democrazia né del livello infimo a cui siamo arrivati. Qui abbiamo sentito un ex ministro, segretario del Pd, che parla di cose che non conosce assolutamente. Parla di un progetto di 8 miliardi: è una bufala. E’ solo il primo pezzo, il traforo. La cosa più stupida del mondo” – denuncia Perino in collegamento con lo studio – “L’autostrada ferroviaria non viene utilizzata neanche quando non si circola per le strade. Io ieri sono andato a manifestare pacificamente e i poliziotti mi hanno rotto il gomito. Tutto questo non funziona. Se nel Paese c’è del disagio non è dicendo che tornano le Brigate Rosse che si risolvono i problemi”.