Dina Lauricella in Val di Susa cerca di farsi illustrare le anomalie del cantiere del Tav. Gli abitanti del luogo denunciano gli abusi delle autorità e il mancato rispetto delle regole da parte di chi le scrive. “C’è stato un allargamento dell’area interessata dai lavori senza alcuna comunicazione e senza una motivazione chiara” – spiega uno dei militanti indicando sulla cartina la baita, presidio No Tav da più di un anno – “Era al di qua del perimetro del cantiere e poi è stata improvvisamente inclusa”.
I terreni della Val di Susa e le battaglie dei cittadini
In un altro servizio a parlare è uno dei leader del Movimento No Tav, Luca Abbà: “Ci sono le elezioni amministrative a breve e qui in Val di Susa sono venuti in tanti a chiedere i voti in questi anni. Accogliamo tutto ciò anche con un po’ di diffidenza…Non abbiamo mai visto così tante bandiere di partito. Non rifiutiamo nessuno e tutti sono liberi di venire a manifestare qua. Però vedremo che fine farà questa adesione. Oggi sarà comunque una giornata di unità e di rivendicazione del nostro percorso. Non rinneghiamo nulla, anzi, vogliamo rilanciare tutte le nostre idee. La battaglia è tutt’altro che finita”.