La storia dei finanziamenti pubblici nell’editoriale di Marco Travaglio per Servizio Pubblico. Cifre via via in crescendo che stimolarono i partiti a moltiplicarsi per accaparrarsi denaro pubblico. E i finanziamenti privati ai partiti? Sgravi fiscali enormi per le aziende, maggiori rispetto a quelli per la donazione alla ricerca contro la leucemia…
Finanziamenti privati ai partiti
“18 aprile 1993: diciotto anni fa gli italiani aboliscono il finanziamento pubblico ai partiti. Un plebiscito al Referendum: vota Sì il 90,3% dei cittadini. Ma il governo Ciampi otto mesi dopo fa rientrare dalla finestra il finanziamento cacciato dalla porta. Lo camuffano da rimborso per le spese elettorali. Ogni cittadino dovrà dare a ogni partito che supera il 3% 1.600 lire tra Camera a Senato. Nel 1994 le elezioni costano 72 miliardi di lire i partiti ne incassano 94. Nel 1996 il saldo è addirittura migliore” ricostruisce Travaglio.
Beppe Grillo sui vitalizi
Quando si parla di ‘casta’ altro tema ricorrente è quello dei vitalizi. Molto caro anche e soprattutto a Beppe Grillo: “Hanno preso soldi che non dovevano prendere, ci hanno fregato semanticamente con la storia dei finanziamenti ai partiti che sono diventati rimborsi elettorali. Rimborso è più bello…I vitalizi? Dicono che li toglieranno dalla prossima legislatura, dicono che si taglieranno lo stipendio del 10%: non ci crediamo più, è troppo tardi”.