Rizzo sui rimborsi elettorali: “Il meccanismo non funziona”

Rizzo sui rimborsi elettorali

Belsito per la Lega Nord ha spostato milioni di euro grazie ad un documento falso. Ma come può succedere che un tesoriere riesca in una cosa simile? Ed il finanziamento pubblico a cosa serve realmente? Sergio Rizzo sui rimborsi elettorali dice la sua in maniera netta: “E’ proprio sbagliato in italiano definirli rimborsi. Rimborso significa la restituzione di una somma spesa. In questo caso parliamo invece di soldi che sono quattro volte, addirittura dieci volte quelli spesi. La Lega ad esempio nel 2008 dichiarò 4 milioni di euro di spesa e ne incassò 41. C’è chiaramente qualcosa che non funziona in questo meccanismo”.

Rizzo sui rimborsi elettorali: un grande giro d’affari

I rimborsi ai partiti sono costati dal 1999 al 2012 ben 2,1 miliardi di euro. Per l’editorialista del Corriere della Sera e autore de La Casta “la Lega non è l’unico partito che ha parecchi soldi in cassa. Un altro è l’Italia dei Valori con 22 milioni di euro accumulati”. E ancora: “La presidente del Pd Rosy Bindi ha detto che senza i 100 milioni che dovrebbero arrivare non farà la campagna elettorale. Sono soldi che evidentemente hanno già speso. C’è chi ormai va in banca con la Gazzetta Ufficiale sotto il braccio per farsi dare un prestito…”.