Ernesto Preatoni: “In Europa chi fa i conti?”

Ernesto Preatoni

Il debito pubblico è vicino ai duemila miliardi. Per ridurlo secondo i tempi ed i modi stabiliti gli italiani dovrebbero pagare circa 190 miliardi all’anno. Ed in questa situazione bisognerebbe, secondo Monti, rilanciare la crescita. Ma chi sarebbe disposto a fare investimenti nella situazione attuale? Ospite a Servizio Pubblico, Ernesto Preatoni dice la sua.

Ernesto Preatoni a Servizio Pubblico

Per l’immobiliarista “le strade intraprese dall’Europa dopo la crisi del 2008 sono tutte sbagliate. Non sono solo un imprenditore ma anche un appassionato di numeri. Non bisogna però essere dei grandi esperti per capire che la nostra ricchezza non è destinata a salire bensì a scendere. Questo vuol dire che la percentuale che ogni anno dovremmo dare allo Stato per abbattere il debito è addirittura superiore al 3,3% calcolato ora con il Fiscal Compact”.

Sommella sulla crisi

“Come in Italia la politica e il governo sono inermi di fronte alla crisi, è inerme il governo europeo che non esiste. Ad oggi l’Europa è governata da una signora che si chiama Angela Merkel. Invece di occupare Francoforte consiglio di occupare Berlino” – spiega Roberto Sommella di Milano Finanza nel corso del dibattito in studio – “Siamo davanti a una guerra valutaria, a una guerra commerciale. Come hanno fatto in America? Hanno stampato dollari per salvare la finanza e le banche. In Europa invece si è tassata l’intera cittadinanza. Spagna e Grecia? Gli spagnoli sono messi molto peggio”.