Corruzione: secondo Transparency International, l’Italia si posiziona al 69° posto, allo stesso livello della Romania. Peggio di noi, nella Ue, solo Bulgaria e Grecia. Un miglioramento di tre posizioni rispetto allo scorso anno, anche grazie alla legge anticorruzione. Analizzata da Marco Travaglio in questo editoriale per Servizio Pubblico: “Consigli per i tangentisti. Secondo l’avvocato Flick si dividono in due categorie: Gustavo Dandolo e Godevo Prendendolo…”
Travaglio sulla corruzione
Il Post riassume così i principali provvedimenti del Ddl anti corruzione appena approvato dal Parlamento:
– l’istituzione di una nuova Autorità nazionale anticorruzione, con compiti di controllo e indagine sulla pubblica amministrazione, oltre che di presentare relazioni annuali al Parlamento;
– responsabili per la lotta contro la corruzione in tutti gli enti pubblici, enti locali inclusi; in questi enti è anche stabilita una «rotazione» – con criteri da definire successivamente – delle cariche nei settori più a rischio;
– maggiore chiarezza e trasparenza dell’attività delle amministrazioni pubbliche e precisazioni per quanto riguarda gli appalti e gli incarichi in società controllate dal pubblico;
– inasprimento delle pene per i reati coinvolti e nuova definizione di alcuni reati. Tra cui la concussione (materia molto delicata, in cui in alcuni casi viene ridotta la pena), oltre alla creazione di uno nuovo, previsto dalle normative europee: il “traffico di influenze”, in pratica chi fa da intermediario tra il funzionario pubblico e chi vuole ottenere favori, che verrebbe punito con la reclusione da 1 a 3 anni;
– incentivi e garanzie per i dipendenti pubblici che denuncino episodi di corruzione.