La lotta all’evasione del governo Monti è efficace? Quanto ci costa? Quali sono i risultati? Il punto nell’editoriale di Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 ore, per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro. “Secondo l’Agenzia delle Entrate 4,3 milioni di famiglie italiane spendono troppo rispetto a quanto dichiarato. C’è quindi il sospetto di evasione fiscale er una famiglia su 5. C’è poi un milione di famiglie che non dichiara nulla però spende: sarebbero evasori totali” spiega Dragoni.
Il governo Monti e l’evasione fiscale
“Monti dice di essere contrario agli accordi bilaterali perché l’Unione Europea li boccerebbe. Aspetta quindi una presa di posizione di Bruxelles” – spiega Dragoni – “Ora però l’attuale commissario europeo al Fisco, il lituano Semeta, dice che sono compatibili con il diritto europeo. Insomma il nostro premier non ha più alibi. In Svizzera ci sarebbero 100-150 miliardi di euro esportati illegalmente. Se si applicasse una tassa tra il 20 e il 30% lo Stato incasserebbe dai 20 ai 50 miliardi di euro”.
L’accordo Italia-Svizzera e lo scudo fiscale
Ma quanti sono i capitali effettivamente rientrati in Italia dai paradisi fiscali ‘grazie’ allo scudo fiscale? Per Dragoni il sospetto è che chi ha usufruito dello scudo si sia messo in regola denaro clandestino, frutto di evasione fiscale. L’Associazione Private Banker stimava che quasi dei 300 miliardi dei tesori italiani all’estero, circa 125 fossero in Svizzera e 86 in Lussemburgo. I capitali legalizzati con la tassa del 5% sono stati 100 miliardi del quale due terzi provenienti dal territorio elvetico. Non tutti però sono davvero rientrati in Italia: la Banca d’italia dichiara che 34 miliardi sono fisicamente qui, il resto sarebbero rimasti all’estero senza neppur essere reinvestiti. Questo grazie al rimpatrio giuridico: una semplice dichiarazione più il pagamento della mini tassa. Insomma, su un totale di 300 miliardi di soldi all’estero 200 non sono stati toccati.