Report-Di Pietro: tutte le domande sullo scandalo IdV

Report-Di Pietro

L’inchiesta di Report sui bilanci dei partiti italiani ha scatenato un putiferio. Sul banco degli imputati anche e soprattutto Antonio Di Pietro e l’Italia dei Valori. Qualcosa nell’organizzazione del patrimonio immobiliare del partito dell’ex magistrato di Mani Pulite non torna. Patrimonio personale e patrimonio dell’IdV si confondono generando più di qualche perplessità: “Tornassi indietro non lo rifarei…”.

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L’arringa di Milena Gabanelli presentando il servizio:

L’ultima cosa che vorremmo fare è di ogni erba un fascio. Buonasera. Quel che ci interessa capire è come funziona un sistema dove l’unico controllo lo fa anche chi tiene la cassa, e dentro non ci sono soldi suoi. Parliamo di Mezzo miliardo l’anno che vanno ai partiti . Per quel che riguarda l’ex capogruppo dell’Idv della regione Emilia Romagna sta indagando la procura. La domanda però è : è possibile presentando delle locandine di convegni che probabilmente non ci sono neanche mai stati ottenere i rimborsi? Se i controlli sono quel che sono, perché no? La storia comincia a gennaio con Lusi, segue La Lega e poi, ogni giorno, ne salta fuori una. Sarà per via del fatto che ci si avvia verso le elezioni, di soldi ce ne sono tanti, e fanno gola a molti e dentro i partiti scoppiano le guerre intestine. Sta di fatto che il gruppo anticorruzione europeo che da tempo punta il dito sul nostro sistema di finanziamento pubblico a marzo scrive: dal 97 al 2009, 91 formazioni politiche hanno presentato rendicontazioni false o incomplete. In questo mare magnum possiamo solo fidarci. E Possiamo non fidarci di colui che è diventato popolare proprio scoprendo come si fanno i bilanci falsi?

Di Pietro e le case affittate al partito

“Qual è il motivo per cui ha fatto questa cosa? Non si fidava delle persone che aveva intorno? Aveva paura che gli portassero via un pezzo di partito?” chiede Michele Santoro al leader dell’Italia dei Valori. Che ribatte: “Che qualcuno volesse fregarsi la cassa è vero, ci sono anche delle sentenze che lo confermano. Il partito padronale è chiaro che ha degli handicap, fai tutto dentro casa tua. E alla fine le cose si mischiano. Per questo ho voluto cambiare lo statuto del partito”.