Travaglio sulla Fornero: Che fatica fare la ministra

Travaglio sulla Fornero

Marco Travaglio sulla Fornero, gli esodati e le cifre che non corrispondono. Gaffe, bugie o numeri imprecisi? Che fatica essere un ministro della Repubblica! L’editoriale per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro.

Travaglio sulla Fornero

Così Travaglio: “Sugli esodati la prima stima del ministero guidato dalla Fornero parla di 65mila unità. L’Inps dice che sono 390mila. Lo scontro è finito sui giornali. Chi è che dice la verità? La Fornero ha ammesso l’errore, dice che ne vanno aggiunti 55mila: il conto fa 120mila. Nella legge di Stabilità ne risultano ora 130mila: il governo salverebbe così 10mila esodati in più di quelli che proprio il governo stima. Il dato definitivo non c’è, il governo non lo conosce. Nel frattempo però i vertici dell’Inps sono rimasti al loro posto. Perché? Perché la Ragioneria dello Stato ha dato ragione molto più all’Inps che alla Fornero”.

Travaglio sull’articolo 18

“I coccodrilli piangono dopo aver mangiato. La Fornero invece piange prima. Il giorno del pianto era il 5 dicembre, il governo Monti si stava presentando con la sua manovra finanziaria. Due settimane prima il premier aveva ottenuto la fiducia in Senato, facendo varie promesse. Compresa questa: non verranno modificati i rapporti di lavoro regolari e stabiliti in essere” – spiega Travaglio – “Forse la Fornero aveva già capito che era una promessa da marinaio. Li ha infatti modificati due volte: con la riforma delle pensioni e con la riforma dell’articolo 18. Su quest’ultimo Monti e Fornero giocano al poliziotto buono e poliziotto cattivo, tra una smentita e un’altra. Il gioco però non riesce mai: non si capisce chi fa il poliziotto buono. “L’articolo 18 non è preminente ma neanche un tabù” dice la ministra. Dopo il Ma anche di Veltroni abbiamo il Ma neanche della Fornero. Anche per Napolitano la riforma è ineludibile: ci dobbiamo adeguare all’Unione Europea”.