Caro Berlusconi: l’editoriale di Michele Santoro

Caro Berlusconi

“Intorno a noi c’è una grande confusione. Caro Berlusconi è Natale ma sembra Pasqua: lei è risorto e accetta di venire a Servizio Pubblico”. E la coda lunga dell’editto bulgaro è difficile da cancellare dalla scena: “Fu un errore tragico, lo stiamo pagando tutti, noi ma anche le sue aziende. Ma voglio rassicurarla: se accetta di venire da noi la accoglieremo e sarà una trasmissione giornalistica”. Così Michele Santoro nell’anteprima di Servizio Pubblico.

Caro Berlusconi

“Per quanti spazi uno possa avere lei dimostra che c’è sempre bisogno di un altro spazio nel quale magari ci sono persone che non possono essere sospettate di connivenza. Persone che non ragionano per conto terzi. Dovesse davvero accettare l’invito non sarà un duello finale, non sarà una resa dei conti. Nessuna vendetta. Sarà una trasmissione televisiva in cui un leader politico si troverà di fronte a dei giornalisti” – spiega Santoro – “Grazie a 100mila persone noi siamo riusciti ad andare in onda in una situazione impossibile. A vincere la nostra sfida. Grazie a 100mila persone noi siamo qua. Sempre grazie a loro può avere l’opportunità di entrare in un luogo come questo e di avere una serata che nessun altro può offrirle. Una serata che, garantiamo, non sarà la fine del mondo”.