Quando il Generale Mori chiese a Ciancimino: “Ma non si può parlare con questa gente?”

La deposizione in aula

L’ex Generale dei Ros Mario Mori racconta in aula come si avviò la Trattativa Stato-mafia. Come ‘un muro contro muro’ tra lo Stato e la Mafia: “Ma non si può parlare con questa gente?” – chiede Mori a Vito Ciancimino, in un incontro avvenuto a Roma nell’estate 1992 – “La buttai lì, convinto che dicesse una cosa tipo ‘Cosa vuole da me’. Invece disse che si poteva fare”.

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La deposizione del Generale Mori

Riporta Il Fatto Quotidiano in merito ai rapporti tra Mori e Ciancimino:

“Vidi Violante quattro volte, tra agosto e novembre del 1992, e gli riferii in più fasi che avevo iniziato un rapporto confidenziale con Ciancimino, il quale mi aveva espresso la richiesta di essere sentito dall’Antimafia senza condizioni: gli parlai anche di un libro che l’ex sindaco aveva scritto”, ha detto Mori, che di quelle manovre non avvisò mai la magistratura. “Lo stesso Violante – ha aggiunto il generale – mi chiese se avevo avvisato l’autorità giudiziaria e io gli risposi di no, perché, visti i contrasti sorti con la Procura per l’indagine mafia-appalti, mi riservavo di farlo dopo l’insediamento del nuovo procuratore, previsto di lì a poco. Lui non replicò, ne dedussi che approvava”. In uno dei passaggi delle sue dichiarazioni, Mori ha anche fatto cenno al blitz mai ordinato il 31 ottobre del 1995 a Mezzojuso, dove si nascondeva Provenzano, e alla lunghissima ricerca del boss corleonese poi arrestato solo nel 2006. “Nessuno impedì mai ad altre forze di polizia di cercarlo. Anche se il Ros, per molto tempo, fu l’unico reparto di polizia giudiziaria a occuparsi con determinazione della ricerca”.