La replica di Gianfranco Fini alle parole di Matteo Salvini sul federalismo fiscale. Spiegazioni e chiarimenti su un rapporto difficile.
Fini risponde a Salvini
“Quando Salvini dice che ci siamo opposti alle conseguenze estreme del federalismo fiscale proposto dalla Lega ha ragione. Fare in modo che le regioni si tengano il 75% delle loro tasse è irrealizzabile: avvantaggia la Lombardia ma danneggia tutto il resto del Nord. E poi: un’azienda che produce in Lombardia non vende solo in Lombardia. Con questa sciagurata proposta verrebbe meno la solidarietà tra le regioni, la coesione nazionale. Va nell’interesse esclusivo di chi crede nella Padania, entità astratta”
Il curriculum di Fini
Sulla sua storia politica l’ex leader di An parla chiaro: “Non dirò mai che tutto quello che ho fatto è stato giusto. Credevo nel bipolarismo. Credevo che un grande partito di centrodestra potesse rendere la nostra democrazia una democrazia dell’alternanza di stampo europeo. Però Berlusconi si è sentito subito il padrone del Pdl: crede che governare e comandare siano due sinonimi. L’errore più grande è stato quello di averlo messo nella condizione di fare il padrone. La Bossi-Fini? Non la rinnego. Cambierei solo il limite dei sei mesi per cercare un nuovo lavoro. E aggiungerei la tutela per chi ha messo su famiglia”.
Travaglio su Fini
A ripercorrere le tappe politiche di Fini ci pensa Travaglio: “Berlusconi lasci perdere la politica e continui a fare l’imprenditore: così diceva un giovane Fini nel 1993 quando era segretario del Msi. Avesse tenuto duro…Nel 1994 Montanelli profetizzò che in caso di vittoria del Cavaliere la parola destra sarebbe diventata impronunciabile per almeno mezzo secolo per motivi di decenza. Chissà che cosa sarebbe accaduto se non avesse tolto il sostegno a Mani Pulite, se non avesse votato a favore delle peggiori leggi di Berlusconi. Chissà che cosa sarebbe accaduto se non avesse smentito quanto detto nel 1995: Con Bossi nemmeno un caffè” arringa il giornalista del Fatto nel suo editoriale. Che poi rilegge le dichiarazioni di Fini che dopo il discorso del predellino di Berlusconi assicurò che Alleanza Nazionale non si sarebbe mai sciolta per unirsi al Pdl.