Gli impresentabili e la questione morale nel Pdl secondo Mara Carfagna, intervistata da Francesca Fagnani per Servizio Pubblico: “Io sono stata avversario politico di Cosentino. Detto questo non posso accettare che in un paese come il nostro le liste elettorali vengano decise dalla magistratura.
Mara Carfagna sugli impresentabili
Carfagna prosegue così il suo ragionamento ai nostri microfoni: “Bisogna fare attenzione e valutare caso per caso. Dove c’è persecuzione giudiziaria e dove non c’è. In questo secondo caso ci deve essere l’opportunità politica di fare un passo indietro. Sono questioni serie, c’è una commissione ad hoc che valuta, non spetta a me decidere. Non si può andare a simpatie o antipatie”.
Travaglio e gli impresentabili
Sul tema ecco il punto di vista di Marco Travaglio nel suo consueto editoriale per Servizio Pubblico: “Si dividono in due categorie. Quelli che non vengono presentati e quelli che vengono presentati lo stesso. Il Pdl ad esempio ha fatto fuori solo quelli famosi. E neanche tutti: il Cavaliere ad esempio si è salvato. Si è guardato allo specchio e si è trovato particolarmente presentabile e si è candidato. In lista tra indagati e condannati ci sono 33 impresentabili. Comprendendo tutto il centrodestra si arriva a 50. Nel Pd Bersani ha chiesto a tutti un’autocertificazione di illibatezza. Ma non prima, bensì dopo le primarie: quindi dopo aver preso i voti. Alla fine sono saltati in quattro tra cui Crisafulli. Ingroia e Grilli non ne hanno”.