Parma in mano alle banche: l’inchiesta di Giulia Innocenzi

Qual è il bilancio dell’amministrazione Pizzarotti a 5 Stelle, a otto mesi dalle elezioni? L’inchiesta di Giulia Innocenzi per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro.

Parma in mano alle banche

Il reportage e l’intervista al sindaco di Parma ha fatto parecchio discutere. E fatto arrabbiare il Movimento 5 Stelle. Lo stesso Pizzarotti sul sito di Grillo parla di “intervista montata tagliando le risposte in modo da renderle ridicole o incomprensibili”. Poi precisa:

– Nel 2011 i debiti complessivi del Comune di Parma (Comune + Partecipate) ammontavano a 874 milioni di euro; nel 2012 i debiti sono stati ridotti di 44 milioni (in relazione alla cessione della quota di Stu Pasubio).

– Nel corso del 2012, in meno di un anno, siamo riusciti ad effettuare pagamenti ai fornitori per 84 milioni di euro (tieni presente che il debito del Comune verso i fornitori è quello più difficile da liquidare, rispetto al debito verso le banche, che invece è sostenibile e razionabile nel tempo).

– Sono state vendute all’asta tutte le auto blu, con un risparmio di 250 mila euro l’anno (il sindaco gira con una Zafira a Metano, oppure in bicicletta)

– Ridotti del 10% gli stipendi del sindaco, vice sindaco e presidente del Consiglio Comunale. Anche qui il risparmio è di decine di migliaia di euro.

– Sospeso Quoziente Parma voluto dall’ex amministrazione (un coefficiente che in teoria avrebbe dovuto aiutare le famiglie a sostenere il costo delle rette scolastiche). In realtà è costato complessivamente 5 milioni di euro, di cui: 118.000 euro in consulenze e studi con l’Università di Parma, 82.000 euro ai CAAF per il calcolo del QP, un Dirigente dedicato per alcuni anni, 540.000 euro di mancate entrate nell’anno 2011 ed 250.000 euro di mancate entrate nel 2012 in relazione all’applicazione del QP ai servizi educativi (in misura ridotta, alla fine, il denaro per le agevolazioni alle famiglie: era più strumento di propaganda che altro).

Guarda L’INTERVISTA INTEGRALE A FEDERICO PIZZAROTTI

Guarda la risposta di Giulia Innocenzi NON SIAMO GIORNALISTI A 5 STELLE