Ospite di Servizio Pubblico, Matteo Salvini critica le posizioni dei sindacati: a loro imputa colpe di malfunzionamento e danneggiamenti.
Salvini contro i sindacati
“Conosco benissimo i dipendenti pubblici che lavorano a Milano. Dove spesso i sindacati difendono solo gli interessi dei loro capofila”- accusa il leader della Lega Nord nel corso del dibattito in studio con il numero della Fiom Landini – “Dove è impossibile licenziare anche solo un dipendente che ruba. Il dipendente onesto lavora anche per il dipendente che sta in malattia per tre mesi. Fino a che si difenderanno solo le tessere non faremo passi avanti”.
Salvini sulla crisi
“I soldi ci sono. Perché se l’artigiano deve 100 paga 120, i gestori delle slot machine che devono allo Stato 90 miliardi poi fanno un accordo per pagarne solo uno? Spendiamo ancora troppo: se in Italia tutta la sanità spendesse come il Veneto risparmieremmo 28 miliardi di euro. L’appendicite resta appendicite, a Vicenza come a Palermo” – arringa Salvini sempre a Servizio Pubblico – Su Monti: i tagli del suo governo alla sanità colpiscono la Lombardia e l’Emilia e apre posti letto in Calabria e Puglia. Mi chiedo: alla macchina che tira in questo momento difficile le buchi le gomme?”. Un passaggio poi sull’evasione: “Se l’esempio è quello del grande evasore che poi se la cava non dobbiamo stupirci. In Italia il primo evasore è lo Stato che deve 80 miliardi di euro ai suoi fornitori. C’è gente che ha lavorato per la Pa, ha fatturato, ha pagato le tasse però non ha ancora visto nulla. Il federalismo fiscale? Non siamo stati abbastanza bravi o abbastanza cattivi quando eravamo al governo. In Sicilia ci sono 28mila operai forestali…C’è qualcosa che non va”.