Il torero nell’arena: l’editoriale di Michele Santoro

Torero nell'arena

“Chi sente di avere il carattere del torero nell’arena ne cerca sempre una”. Con queste parole Michele Santoro apre l’anteprima della puntata di Servizio Pubblico. Gli italiani non hanno bisogno del torero che ammazzi il toro: saranno in grado di prendere le loro decisioni attraverso il voto.

Il torero nell’arena

“Noi da molto tempo abbiamo detto addio a Granada, città dei toreri. Siamo stati costretti per inseguire il sogno di un altro luogo dove ci potesse essere un confronto leale tra pensieri diversi. Tra idee diverse. Tra liberalismo, socialismo, liberismo. Ci siamo accorti che nel metterci alle spalle questo reality infinito nel quale eravamo immersi, una politica McDonald’s con panini indigeribili, siamo passati dal vietato vietare al pensiero unico” – spiega Santoro – “E poi dal pensiero unico all’unica soluzione per risolvere i nostri problemi che è l’austerità. Ci siamo ritrovati all’improvviso svegli: volevamo essere tutti ricchi, siamo diventati tutti poveri”.