“La sua campagna elettorale si chiama Adesso. Adesso è anche il titolo dell’ultimo libro dell’economista Krugman che contesta duramente l’austerità adottata in Europa. E adottata anche in Italia, con Monti. Bersani sul tema non si dice d’accordo ma nemmeno in disaccordo. Lei la pensa come il suo segretario?” chiede Michele Santoro a Matteo Renzi ospite in studio in merito alla questione della spesa pubblica. Il sindaco di Firenze punto sul vivo è costretto a esporsi.
Renzi sulla spesa pubblica
“Krugman è una persona che fa riflettere e pensare. In Italia però dobbiamo essere concreti e non discutere in teoria. Se aumentare la spesa significa buttar via i soldi nelle grandi opere come è stato fatto allora non sono d’accordo” – arringa Renzi – “In dieci anni abbiamo speso più della Germania in infrastrutture, quasi 600 miliardi di euro. Da noi però un chilometro di autostrada costa il doppio che ai tedeschi”.
Renzi su Bersani
Sempre sul governo tecnico il sindaco di Firenze spiega: “La vera sfida della politica non deve essere quella di affidarsi necessariamente soltanto a uno, seppur autorevole. Il sogno della mia generazione è avere una leadership capace nel dire cosa vuole fare. Non sono per il Monti Bis, sono per la politica che fa il suo mestiere. A Bersani dico che nel 2011 bisognava andare ad elezioni: avremmo vinto. Non ci siamo andati perché la nostra maggioranza non era considerata credibile dai cittadini italiani, non prendiamoci in giro. La foto di Vasto non ha impaurito i mercati ma i cittadini. Uno sta con Monti, uno contro Monti, uno entrambe le cose a seconda dei giorni pari o dispari.