L’intercettazione D’Ambrosio-Mancino

Intercettazione D'Ambrosio-Mancino

Trattativa Stato-Mafia: Napolitano sarà sentito come teste al processo sulla Trattativa Stato-Mafia. Le domande riguarderanno solo la lettera a lui indirizzata, scritta il 18 giugno 2012 da Loris D’Ambrosio, ex consigliere giuridico del Quirinale, in cui parlava delle telefonate con il senatore Mancino, qui ricostruite a fumetti. Sono queste che hanno scatenato il conflitto istituzionale tra il Quirinale e la Procura di Palermo. Nell’inchiesta finirono anche altre quattro intercettazioni tra Mancino e Napolitano poi distrutte per decisione della Corte Costituzionale.

Intercettazione D’Ambrosio-Mancino

Mancino: Io ho visto Grasso alla cerimonia. Mi ha detto: quelli danno solo fastidio. Ma lei sa che noi non abbiamo potere di avocazione. E io ho detto: ma poteri di coordinamento possono sempre essere esercitati. Lui probabilmente sa qualcosa

D’Ambrosio: Ma io non credo sappia granché. Me l’avrebbe detto

M: Ma il fatto dell’avocazione sarebbe un fatto grave. Figuriamoci che terremoto succederebbe

D: Tanto questi non arriveranno a niente. Stanno facendo solo confusione

M: Vorrei evitare che venisse accolta l’istanza di un confronto con Martelli che dice colossali bugie

Sul caso Marco Lillo per il Fatto Quotidiano scrive:

È quello l’obiettivo: spingere Grasso a intervenire sulle procure di Palermo e Caltanissetta per imporre un coordinamento che – nelle intenzioni di Mancino almeno – avrebbe potuto ridurre i danni. Si arriva al 24 febbraio. A Palermo Mancino è sentito come testimone nel processo a Mario Mori dove si parla sempre di trattativa Stato-mafia.
La deposizione non soddisfa il pm Di Matteo e il giorno dopo sui giornali esce la sua intervista: “Qualcuno nelle istituzioni mente” con l’anticipazione di un imminente confronto tra gli ex ministri Mancino e Martelli.

GUARDA LA LETTERA DI LORIS D’AMBROSIO