Nel marzo 2011 Silvio Berlusconi promette a Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese coinvolto nel processo Escort, un prestito di 500mila euro. Il premier si impegna a fargli avere la somma tramite un conto estero di Lavitola, il faccendiere accusato di avere indotto Gianpaolo Tarantini a fornire false dichiarazioni ai pm. Per quattro mesi, nonostante le insistenze, Lavitola racconterà a Tarantini che i soldi del premier non sono mai arrivati. Il 17 luglio però, Gianpy scopre che Berlusconi quei soldi li ha versati da tempo e affronta Lavitola in una telefonata tesissima: l’intercettazione Lavitola-Tarantini nella nostra ricostruzione.
L’intercettazione Lavitola-Tarantini
Qui tutte le puntate dello speciale di Servizio Pubblico sul caso Tarantini.
La nostra docufiction: Il mio amico Gianpy/1
La nostra docufiction: Il mio amico Gianpy/2
Lavitola e i fondi per L’Avanti
La politica secondo Lavitola
Lavitola e le nomine
Lavitola e i suoi telefoni
Intervista a Nicla Tarantini