Lo sciopero della fame di Giachetti contro la mancata riforma della legge elettorale ha toccato quota diciassette giorni. Mentre il ‘digiuno a staffetta’ ottiene adesioni da molti amministratori locali e all’estero, al Senato resta tutto bloccato. Ecco gli aggiornamenti in vista della manifestazione No Porcellum Day del 31 ottobre 2013 lanciata proprio dal deputato del Partito Democratico.
Lo sciopero della fame di Giachetti
La missione di Giachetti è chiara: “Il mio obiettivo è che il Senato approvi una legge, così come ha promesso in campagna elettorale, che abolisca il Porcellum e consenta agli elettori di scegliere i propri eletti e di avere una maggioranza che possa governare per cinque anni”. Il Palazzo però per ora non sente ragioni. Nonostante le tante adesioni alla protesta di Giachetti, nulla si muove a livello parlamentare: “Le riunioni della commissione sono saltate e non se ne prevedono sul tema della legge elettorale. E quindi le ragioni di questo sciopero si fanno ancora più forti”. Il Porcellum insomma è duro a morire.