Il Cavaliere fa il casting per i volti nuovi di Forza Italia, pescando fra i giovani romani. C’è chi “si riconosce nella sinistra di Berlusconi”, chi lo paragona a Totti, chi ripete il mantra della rivoluzione liberale. Un’anticipazione del servizio di Luca Bertazzoni sui ‘falchetti’ per la nuova puntata di Servizio Pubblico.
La carica dei falchetti Pdl
La cronaca del Corriere della Sera sulla serata a casa Forza Italia:
«E comunque, presidente Berlusconi, è inutile che il Pd faccia le primarie l’8 dicembre. Un candidato alla segreteria ce l’hanno già. Si chiama Angelino Alfano». Quando martedì sera prende la parola di fronte all’esercito di ragazzi radunati da Daniela Santanché, Andrea Zappacosta – che all’appuntamento col Cavaliere ci è arrivato grazie a un contatto via Facebook col figlio della «pitonessa» – ha già collezionato interviste in radio e tv. Sa che la sua presenza sulla scena ha già scatenato le ire del movimento giovanile. Sa anche, forse, che tra gli juniores forzisti è noto come «Zappanché» o «Pitonesso». Ma non immagina che il Cavaliere, di fronte al fendente diretto al vicepremier, reagirà come una statua di sale. Con Annagrazia Calabria, leader dei giovani forzisti, che giocherà la carta di invitare l’improvvisato auditorio post-adolescenziale a un appassionato bagno di realtà. «Se volete entrare nel movimento giovanile siete i benvenuti. Ma sappiate che la politica è soprattutto sacrificio e militanza». La «guerra dei giovani» che sta tormentando Berlusconi e seminando il panico tra gli stessi lealisti raggiunge il punto massimo con loro. Con i «falchetti». E tutto a causa del «dopocena» che la pattuglia condivide col Cavaliere martedì notte.