Perotti e i costi della politica

Costi della politica

Il segretario della Uil Luigi Angeletti presenta un report sui costi della politica: “Sono stati spesi 23 miliardi in un anno. Se ne potrebbero tagliare sette”. Eppure Roberto Perotti, professore di Politica economica alla Bocconi, a Servizio Pubblico racconta una situazione ben diversa.

Costi della politica: il punto di Perotti

Al di là del valore simbolico infatti i costi della politica sarebbero decisamente inferiori: “2,5 miliardi, lo 0,2% del Pil. Una cifra non enorme” ha spiegato, indicando anche come tagliare la spesa pubblica per abbassare le tasse. “Per tagliarle, prima o poi, di 30-40-50 miliardi bisogna tagliare la spesa. Questo vuol dire fare male a qualcuno. E serve una vera forza politica”.

I finti tagli alle Regioni

Nella stessa puntata il professore si è soffermato sui tagli delle Regioni dopo il provvedimento voluto dal premier Monti che impone un tetto per gli stipendi dei consiglieri: 11.100 euro lordi. In Piemonte e in Veneto cosa hanno fatto per evitare la tagliola? “Sono rientrati nel tetto riducendo di molto le indennità, ossia la parte tassabile. Ma hanno aumentato la diaria, che di fatto è un reddito ma non tassabile. Quindi al netto delle tasse sono riusciti ad aggirare lo stop: non solo non hanno ridotto quello che si mettono in tasca, lo hanno addirittura aumentato”.