Matteo Renzi e la legge elettorale: “Sarà uno dei nostri primi impegni” spiega all’assemblea. L’obiettivo principale del neo segretario del Pd è superare il Porcellum: “Seguiremo due principi: che si capisca chi ha vinto e che chi ha vinto possa governare senza larghe intese”. Una sorta di Sindaco d’Italia così come già proposto nel corso della campagna per le primarie.
Renzi e la legge elettorale: la ricetta
Sul tema ecco il retroscena di Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera:
Renzi morde il freno. Non ama i tempi lenti e tanto meno quelli morti. Ma Letta, nell’incontro che hanno avuto dopo l’elezione del sindaco a segretario del Pd, gli aveva chiesto di non muoversi sino alla fine dell’anno per consentire al governo di mandare in porto la legge di Stabilità e gli altri provvedimenti urgenti.
Ma ora che il tempo sta per scadere Renzi si prepara a sferrare la sua iniziativa. È prevista per i primi dieci giorni di gennaio. E riguarderà la riforma del Porcellum. Sarà un’iniziativa importante, promette il segretario ai pochissimi con cui ne parla. Ma la verità è che sono solo in quattro o cinque a sapere di che cosa si tratti. C’è un indizio, però. Ossia il lavorio incessante sulla materia della legge elettorale. E allora, visto che sanno tutti che il segretario ha fretta, non è poi così difficile capire di che si tratti: Renzi a gennaio presenterà la proposta di riforma elettorale del Pd. Sarà una proposta che andrà oltre l’ambito della sola maggioranza. Perché, come ha sempre detto il sindaco di Firenze, «non possiamo ripetere l’errore che venne commesso con il Porcellum. La revisione dei sistemi elettorali non si può fare a colpi di maggioranza».