Marcello Dell’Utri, sotto processo per il patto Stato-mafia e condannato in appello a sette anni di carcere, si è rifugiato in Libano, in attesa della sentenza definitiva della Cassazione. Si tratta di una fuga, di una mossa dettata dalla paura o cos’altro? Certo è che sembra tramontare un’intera stagione, non solo della politica ma anche dei rapporti tra mafia e politica. E quali saranno i nuovi equilibri? In questi ultimi anni la criminalità organizzata si sta mangiando il Nord, la parte più ricca del nostro Paese.
Bye Bye Marcello Dell’Utri
“Bye bye Marcello” è il titolo della puntata speciale di Servizio Pubblico Più. Un’inchiesta condotta da Sandro Ruotolo. E realizzata da Walter Molino, Giulia Cerino, Francesca Fagnani, Cinzia Petito e Dina Lauricella. Ricca di materiali inediti, tra cui un’intervista esclusiva al presunto “faccia da mostro”.
Faccia da Mostro
I pentiti lo chiamavano “faccia da mostro”, per quel volto sfigurato da una fucilata. Per anni si è aggirato come un’ombra nella Palermo delle stragi e degli omicidi eccellenti. Dal fallito attentato dell’Addaura alla strage di via D’Amelio, fino all’omicidio del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie incinta. Per la prima volta parla davanti alle telecamere, disvelando il suo volto, il presunto sicario a disposizione di mafia e apparati deviati dello Stato: in un’intervista esclusiva di Walter Molino.