Neonazisti alla svedese? Alle ultime elezioni è boom per i democratici svedesi, che ottengono il 12,9% e si preparano ad essere l’ago della bilancia in Parlamento. Pablo Trincia racconta le contraddizioni di una nazione. Un paese diviso fra politiche di accoglienza all’avanguardia che prevedono un sussidio economico per gli immigrati e l’avanzata del partito che si richiama alla tradizione neonazista.
Neonazisti alla svedese?
“Sempre più anziani hanno bisogno di cure ma i soldi diminuiscono. Gli immigrati ci costano troppo. Anche la segregazione è un problema perché vivono in quartieri ghetto alle periferie delle città. In questo modo non si può costruire una società. Noi non siamo estremisti, nessuno voterebbe un partito così” spiega il leader dei democratici svedesi. Jimmy Hockenson ha scelto di rinfrescare la facciata del movimento per conferirgli un immagine più rassicurante. Ma i militanti non rinunciano alla propaganda anti-immigrati e al concetto di razza.