Beppe Grillo a Piombino. Peste Rossa e morte dei sindacati

Beppe Grillo a Piombino
Beppe Grillo a Piombino
Le immagini dell’emittente toscana Rtv38. Beppe Grillo a Piombino, davanti agli operai della Lucchini, attacca Pd e sindacati. “È con la speranza che ve l’hanno messa nel culo. Si sapeva benissimo che l’Altoforno avrebbe chiuso. Si sapeva benissimo che era a fine carriera e hanno speso 100 milioni di euro negli ultimi anni. Si fosse creato un forno elettrico forse 700 persone avrebbero mantenuto il posto di lavoro. Gli altri avrebbero avuto un reddito di cittadinanza. Io non sono qui per chiedere i voti. Qui si celebra la morte dei sindacati nel regno del Partito democratico, la peste rossa”. Poi la promessa: “In Europa ci sono 2 miliardi rimasti lì dalla CECA, mi impegno ad andarli a chiedere per far ripartire il siderurgico in Italia”.

Beppe Grillo a Piombino

Mirko Lami, operaio della Lucchini di Piombino, si scaglia contro le parole di Beppe Grillo: “Ho contato fino a 6000 per evitare di sbottare. A Piombino come si fa con il reddito di cittadinanza? Si tengono 800 lavoratori nella laminazione e 1500 a reddito di cittadinanza? Poi si picchiano fra di loro. Il problema è che si parla senza conoscere. Nessuno dice che è colpa di Grillo se l’altoforno chiude. Nessuno gli dà questa responsabilità. A Piombino però deve venirci in punta di piedi perché deve rispettare la dignità dei siderurgici. la dignità del lavoro”.