Quanto PIL va “in fumo”? Il valore dell’economia illegale

economia illegale
economia illegale

L’editoriale di Gianni Dragoni sul valore dell’economia illegale. “C’è una grande novità. Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, calcolerà il traffico di droga, la prostituzione e il contrabbando (di sigarette o di alcol) nel PIL dei paesi membri. L’Olanda già calcola nel PIL droghe leggere e prostituzione mentre la Germania calcola solo la  prostituzione. In Italia già da alcuni anni si calcola il sommerso e l’evasione fiscale. Adesso si stimerà anche il valore delle attività illegali.

L’economia illegale

“Ma valgono le attività illegali? La droga secondo il Procuratore nazionale Antimafia vale quasi 25 miliardi di euro annui. La prostituzione è una stima sui cinque miliardi ogni anno. Ma quattro economisti della Banca D’Italia hanno stimato un’incidenza dell’economia illegale sul PIL del 10,9%. Vale a dire ai valori correnti circa 170 miliardi di euro l’anno. La Commissione dell’Unione europea ha già stimato che da questi nuovi criteri contabili  ci sarà un aumento del PIL in media del 2,4% in tutti i paesi membri. I benefici maggiori sarebbero per Finlandia e Svezia, dal più 4 al più 5% del PIL. Per l’Italia si stima un aumento tra l’uno e il due per cento all’anno, cioè tra i sedici e trentadue miliardi. La statistica va in soccorso del PIL, ma da quest’anno anche le attività illegali”.