Renzi Berlusconi e Grillo. La campagna elettorale con Travaglio

renzi berlusconi grillo
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Renzi Berlusconi Grillo. L’editoriale di Marco Travaglio ci racconta la settimana di campagna elettorale.

“Giovedì 1 maggio. Festa dei lavoratori, infatti festeggiano in pochi. Il Concertone dei sindacati, grazie a uno sberleffo di Piero Pelù, innesca un dibattito di bruciante attualità. Non sul record dei disoccupati, che calano in tutta Europa meno che qui. Il dibattito è sulla P2 perché Piero Pelù chiama Renzi il boy scout di Licio Gelli. Renzi ovviamente replica dicendo che non c’entra nulla perché la P2 fu scoperta e sciolta quando lui aveva sei anni”.

Renzi Berlusconi Grillo: l’editoriale

“Venerdì 2 maggio. I tecnici del Senato bocciano le coperture del decreto per gli 80 euro. Renzi risponde che ce l’hanno con lui perché vuole abolire il Senato. Anche la Camusso ce l’ha con lui perché gli controlla le spese ed è invidiosa. Lui da 80 euro ai lavoratori e lei no”.

Renzi risponde a Travaglio

Il premier risponde all’editoriale del giornalista. “Marco Travaglio dovrà riconoscere che non tutti i politici sono uguali. C’è chi come me che si confronta e viene in trasmissione. Proverò a rispondere punto per punto a quello che ha detto. Per quanto riguarda Piero Pelù devo dire che io con la massoneria non c’entro niente e non si può definire elemosina gli 80 euro. Quando undici milioni di persone guadagnano meno di 1500 euro quegli 80 euro non sono un elemosina. Può esserlo per Pelù che forse guadagna di più. Per un cittadino normale che non arriva alla fine del mese quegli 80 euro sono importanti”.