Democrazia e lavoro. L’anteprima di Michele Santoro

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Democrazia e lavoro. L’anteprima di Michele Santoro. Dalla nuova trasmissione condotta da Giulia Innocenzi a Beppe Grillo passando per i poliziotti che hanno applaudito i colleghi condannati per la morte di Aldrovandi.

Michele Santoro: “Dalla prossima settimana toccherà a Giulia Innocenzi prendere il timone della nostra barca con il suo Announo. Sarà per questo che mi viene da pensare che Beppe Grillo ha più anni di me ma credetemi io mi sento molto più vecchio di lui. Mi pare di essermi occupato di fabbriche d’acciaio addirittura prima che lui nascesse. Io ero un pischello di giornalista e l’Italsider a Napoli aveva molte migliaia di operai. Voi dirigenti del partito comunista, dicevo allora, pensante che il lavoro e le tessere del sindacato vengano prima dell’aria che respiriamo. Ve ne fregate dei polmoni degli operai e delle future generazioni”.

Democrazia e lavoro

“Un grande economista di allora Augusto Graziani mi disse ‘tu ti batti per l’ambiente, ma cosa sarebbe questo ambiente senza operai? sono loro che quelli che sono scesi in piazza per primi dopo le bombe di Piazza Fontana. Sono loro l’argine alla delinquenza organizzata. Sono loro che difendono la città dagli speculatori che ci vogliono mettere le mani sopra. Se prima di trovare un’alternativa cancelli quella fabbrica l’aria non sarà più pulita. La camorra dilagherà e ci sarà meno democrazia in città‘. Queste parole mi sono tornate in mente quando per molti anni ho visto chiudere non solo l’Italsider di Napoli ma cantieri navali, pastifici e altre fabbriche”.