Il mondo di Nigel Farage. Immigrazione ed euroscetticismo

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Il mondo di Nigel Farage. Il leader dell’UKIP, il partito indipendentista del Regno Unito, si prepara sbaragliare gli avversari alle elezioni europee dei prossimi giorni. Con una campagna elettorale giocata sulla denuncia dei presunti crimini della “troika” e sulle politiche anti-immigrazione. Secondo i sondaggi è probabile che diventi il primo partito inglese, ma insieme al consenso crescono le critiche e le accuse di xenofobia, nonostante uno dei leader sia di colore.

Il mondo di Nigel Farage

“Gli europei devono andare fuori dai piedi. Vogliamo indietro la nostra patria. Ci hanno spodestato, qui ormai comandano le minoranze” racconta un signore londinese in un mercato di quartiere. Qui comandano tutti tranne che gli inglesi, questa era l’Inghilterra, ora non lo è più. Vaffanculo l’Europa”. E ancora: “Nella Comunità europea decide chi sta in alto, non la gente comune. Non è una vera democrazia”.

Il pensiero del leader

Il comizio finale del leader Farage alla vigilia delle elezioni europee: “Siamo tutti cittadini britannici convinti che il nostro paese deve essere libero, indipendente e sovrano. Siamo un partito degno di rispetto e nel giro di due settimane scateneremo un terremoto nella politica britannica. Ci dicono che se usciamo dalla Comunità europea perderemo tre milioni e mezzo di posti di lavoro. Non è vero, è una bugia che il sistema usa contro di noi. Non possiamo più accogliere ogni anno migliaia di immigrati. Dobbiamo riprendere il controllo dei nostri confini”.

Il reportage di Andrea Casadio dal Paese che è diventato la culla dell’euroscetticismo.