Marco Travaglio contro il governo: “Io di mestiere non faccio il dispensatore di speranze. Guardo ogni giorno quello che avviene. E noto che oggi il governo ha fatto saltare la legge anti corruzione in Parlamento. Con l’annuncio farlocco di dover presentarne un’altra. Se avesse voluto inasprire la legge in discussione bastava presentare degli emendamenti. Io so perché hanno fatto così. Perché Berlusconi non vuole il ripristino del reato di falso in bilancio. E dato che c’è bisogno di Berlusconi per la riforma del Senato Renzi ha azzerato tutto e si ricomincia da zero sulla legge anti corruzione.
Travaglio contro il governo: “il giornalismo deve dire le cose che non vanno”
Mi cadono le braccia quando sento da una ragazza giovane come Elisa le obiezioni che mi faceva Gasparri dieci anni fa. Lui mi diceva ‘tu ci campi con il fatto che le cose vanno male’. Sarebbe come dire che Umberto Veronesi ci campa sul fatto che c’è il cancro. O che Saviano ci campa sul fatto che c’è la camorra. Purtroppo i giornalisti devono raccontare le cose che non vanno. Difficile farlo capire oggi. Ai miei tempi quando aprivo il giornale trovavo Indro Montanelli, Enzo Biagi, Luigi Pintor. Oggi invece il modello di giornalismo è quello che srotola la lingua davanti al politico di turno. Chiaramente poi è considerato eccentrico il giornalista che critica il potere.