Angeli del fango. Parlano i ragazzi che a Genova hanno spalato fango per permettere alla città di tornare a vivere. Non è colpa del singolo individuo o della singola istituzione.
Gabriele: “È colpa di tutti. Della maggioranza e dell’opposizione. In Parlamento ci sono tutti. Se è sempre colpa degli altri cosa ci sta a fare l’opposizione? Sempre lo stesso discorso, se tu sei in utile in Parlamento non andarci!”.
Stefano: “Sono d’accordo con Gabriele. Dobbiamo far capire a tutti che quando una persona agisce nel giusto bisogna farlo vedere”.
Angeli del fango: il dibattito
“Il discorso che ha fatto Travaglio mi sembra fatto da una persona che non vede bene la realtà. Io in quelle zone ci abito e vedo ogni giorno il torrente Bisagno. Non credo che siano piante e detriti a farlo esondare. Il problema è che è stato costruito troppo e male “. L’ “angelo del fango” critica le posizioni di Marco Travaglio sulla gestione dell’emergenza nella città di Genova. Lo studio si accende.
“Non ho mai fatto opere a Genova e non ho mai parlato di fango” risponde piccato Travaglio “Il cemento non ce l’ho messo io. Ce l’hanno messo quelli che governano, prenditela con loro”.
Cosa sono il Bisagno e il Fereggiano?
Perché il Bisagno e il Fereggiano, due fiumi di modesta portata, continuano a minacciare la sopravvivenza di Genova? Quali sono i problemi cronici che nessuno è riuscito a risolvere per mettere in sicurezza la città? Sandro Ruotolo li racconta con il geologo Pietro Balbi, in un viaggio fra la speculazione edilizia e il pressapochismo urbanistico.