Mario Borghezio sull’integrazione: “La gente si sente assediata”

borghezio sull'integrazione
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Mario Borghezio sull’integrazione. “Il problema dell’integrazione è acuito dal numero impressionante di clandestini. Pensiamo a Mare Nostrum. Sono entrati in 150mila e la metà di questi non sono stati tracciati. Sono in giro”. L’eurodeputato leghista partendo dall’uccisione del pakistano a Tor Pignattara, parla del problema dei clandestini in Italia.

Borghezio sull’integrazione

“I clandestini sono troppi. Non sappiamo chi sono, cosa fanno, quali sono i loro precedenti. Vogliamo ammettere che tra questi ci sarà qualche figlio di buona donna? Sono tutti angeli?  Quello che è successo al pakistano ucciso a Tor Pignattara rappresenta uno dei tanti momenti in cui un comportamento scatena le reazioni di gente che si sente assediata perché in certi quartieri di Roma è così”.

Una legislazione criticabile

“Come mai le parole “clandestino” ed “extracomunitario” esistono solo in Italia?” Pape Diaw parte dalla terminologia usata per indicare gli immigrati per criticare la legislazione che regola il fenomeno nel nostro Paese. “Fino a due anni fa coloro che arrivavano con i barconi venivano per cercare lavoro. Ora sono soprattutto richiedenti asilo e rifugiati politici. Quindi non è possibile per le persone che non fanno parte di queste due categorie entrare nel territorio”.  Poi si scaglia contro la legge Bossi-Fini: “È la peggior legge che questo Paese abbia mai avuto”.