Estate 1993, i documenti del Sismi. Nella giornata dell’udienza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla presunta Trattativa Stato-Mafia. Servizio Pubblico vi propone la prima anticipazione di una serie di documenti esclusivi.
Il primo, datato luglio 1993, contiene la segnalazione da parte di una sottofonte.
“Dal 18 al 20 agosto 1993, elementi della mafia, in accordo con elementi della politica massonica dovrebbero effettuare una ‘strage’. Subito dopo la citata strage gli stessi elementi dovrebbero eseguire un attentato ad una personalità politica. Nell’ordine sono stati citati SPADOLINI e NAPOLITANO”.
Nel successivo appunto riservato per il direttore del Servizio viene segnalato che, nonostante il basso coefficiente di attendibilità (“6”), viene stabilita la necessità una verifica “in considerazione del particolare momento socio-politico prima di segnalare tali notizie anche per non creare allarme o correre il rischio di depistare le indagini in corso sui recenti attentati” e viene segnalato che “sono stati avviati ulteriori approfondimenti”.
I documenti del Sismi
Nel documento datato 9 agosto 1993 e indirizzato all’8° divisione del SISMI abbiamo il primo riscontro sulla segnalazione del 29 luglio 1993. Nonostante non siano stati raccolti elementi significativi, viene suggerita la possibilità di contattare la “sottofonte” della notizia da un “manipolatore” dipendente dalla divisione, per approfondire la questione.
Nel successivo appunto del SISMI datato 13 agosto 1993 e diretto al direttore del Servizio vengono individuati i possibili autori della strage. “Potrebbe essere realizzata da elementi del clan AGLIERI […]. E l’azione militare si svilupperebbe successivamente in direzione di un’alta personalità politica indicata solo “esemplificativamente” con il Senatore Spadolini o l’Onorevole Napolitano”.
L’appunto del 13 agosto, invece, riporta il risultato del contatto diretto con la fonte che ha originato la notizia sulla possibile strage e sull’attentato a Spadolini e Napolitano. “La fonte da diverso tempo mantiene contatti con un siciliano dichiaratosi appartenere all’organizzazione criminale “La Stidda” […]. Il siciliano avrebbe recepito tali notizie da persone appartenenti ad un gruppo di ‘corleonesi’ vicini al noto latitante Pietro Aglieri”.