Thomas Piketty e le tasse: “Meno imposte sui redditi da lavoro”

Thomas Piketty e le tasse
Thomas Piketty e le tasse

Thomas Piketty e le tasse. “Lei propone ai super manager l’80% di tasse. Ma quando uno è così tartassato è poi incentivato a lavorare e a produrre di più?”. La domanda di Giulia Innocenzi all’economista francese e autore de “Il Capitale del XXI secolo”. La risposta di Piketty: “La soluzione è meno imposte sui redditi da lavoro. Oggi si sovra tassano i contribuenti. Bisogna ridurre l’imposizione fiscale e lo si fa combattendo l’evasione fiscale. In alcuni Stati continuano ad accumulare capitale senza limiti”. Per spiegare meglio il fenomeno fa l’esempio di  Liliale Bettencourt, ricca ereditiera. “Bettencourt padre ha accumulato ingenti capitali fondando la L’Oreal nel 1909. La figlia non ha mai lavorato e il suo capitale è cresciuto più di quello di Bill Gates”. Poi arriva la stoccata al governo Monti: “Uno degli sbagli del governo Monti è stata un imposta sui capitali che colpiva tutti allo stesso modo. Bisogna invece proteggere i piccoli patrimoni”.

Thomas Piketty e le tasse

“Bisogna aumentare le tasse sul patrimonio e abbassare quelle sul lavoro”: è questa la ricetta dell’economista francese Thomas Piketty. L’obiettivo? Meno austerità e più uguaglianza. “In Italia il diritto di successione non super il 5-10%. In altre parti d’Europa, come in Francia e in Germania, arriva al 40%. Per molto tempo negli Stati Uniti era al 70-80%, eppure non ha ucciso il capitalismo americano”.