Travaglio su Mafia Capitale: “I politici? Scelti perché ladri”

Travaglio su Mafia Capitale
Travaglio su Mafia Capitale

Marco Travaglio su Mafia Capitale. “I requisiti con cui la politica sceglie i propri rappresentanti sono pochi e semplici: devono essere ladri. E la storia di Mafia Capitale racconta di come i signori che oggi controllano Roma, erano stati messi nello stesso carcere e nell’ora d’aria hanno deciso le mosse da fare”.

Travaglio su Mafia Capitale

Il giornalista analizza l’ennesimo fenomeno di corruzione e la figura di uno dei personaggi chiave dello scandalo.

“Ogni volta che si scoprono queste cose si parla di mele marce nella politica. Il problema è che qui è il cestino che è marcio. Tu puoi metterci tutte le mele sane che vuoi ma si infettano immediatamente”.

“Salvatore Buzzi ha una condanna definitiva per omicidio per avere dato 34  coltellate al suo complice. Si è fatto galera, è stato graziato. Ha fondato una cooperativa. Ci ha messo come socio Carminati, cioè uno della Banda della Magliana e dei Nar. E ha cominciato a vincere appalti a manetta da giunte di destra e di sinistra.

E la legge sulla corruzione?

“Bisogna sempre andare ai fatti. Se Renzi annuncia una legge anticorruzione andiamo a vedere la legge. Se vuole allungare le pene per la corruzione e allungare i termini di prescrizione è una buona cosa. Dal 2005 bisognerebbe farlo quindi meglio tardi che mai. Il problema è che ancora una volta è un disegno di legge. Quando uscirà dal Consiglio dei ministri dovrà trovare la maggioranza. E poi i disegni di legge in Parlamento non passano mai”.