Marco Travaglio si scaglia contro l’Italicum. Con le liste elettorali a capolista bloccato si garantirà un elevatissimo ingresso in Parlamento di nominati per i partiti più grandi ed il 100% di parlamentari nominati dai segretari dei partiti più piccoli. Senza contare il Senato, dove i 100 senatori sarebbero interamente scelti dai partiti tramite le regioni. Ma Matteo Orfini non è d’accordo.
“Non sarà un Parlamento di nominati”
Matteo Orfini difende le liste bloccate dell’Italicum. La ridotta dimensione dei collegi è la vera differenza con il Porcellum, permettendo comunque ai territori di scegliere il proprio candidato su base locale. Poi aggiunge: “C’è un nome nel collegio, il capolista bloccato e poi si possono esprimere due preferenze su altri nomi. Un uomo e una donna evidentemente per ogni partito. Io sono un proporzionalista puro, una legge maggioritaria mi fa soffrire. Siamo riusciti a tenere insieme le due esigenze. Certo, la legge non è perfetta, senz’altro è frutto di un patto tra tutte le forze politiche in campo. Ma questo meccanismo non si può paragonare al Porcellum. La riconoscibilità dei candidati nei singoli collegi è un problema superato con l’Italicum”.
Sgarbi contro le liste bloccate
L’attacco dell’opinionista all’Italicum. “Con questa legge elettorale non avremo il capolista bloccato. Ma poi bloccato da cosa? il coglione bloccato! Se non fosse coglione correrebbe per prendere i suoi voti. Se ha paura di non essere eletto non deve andare in Parlamento” attacca Vittorio Sgarbi. “Il popolo non vuole le riforme che vuole Renzi. Le riforme sono fare qualcosa che interessa ai cittadini, non il Senato o questa legge elettorale che è la peggiore di sempre. In Parlamento siedono dei mostri”.