La minaccia dell’Is “Roma proverai freddo e fame. Stiamo arrivando”

minaccia dell'Is
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“Dalla terra del Califfato in Libia…Roma stiamo arrivando”. Queste sono le parole che su twitter accompagnano l’ultima minaccia dell’Is all’Italia da parte dello Stato Islamico. L’account del sedicente jihadista libico, nonché blogger, Abu Irhim al-Libi, ha infatti pubblicato proprio ieri un fotomontaggio con la  bandiera nera del Califfato che sventola in cima al Colosseo, allegando un link di justpaste (un servizio online molto usato dai jihadisti che permette di scambiarsi testi e/o foto).

Il link rimanda a un articolo in arabo, scritto in prima persona, in cui l’autore inneggia all’instaurazione dello Stato Islamico in Libia, minacciando l’arrivo a Roma: <<Ricordo ancora quel giorno in cui ho visto la notizia della proclamazione dello Stato Islamico in Iraq. Qui oggi vediamo i frutti di questo Stato, che Allah lo abbia in gloria. Dopo il “Messaggio firmato con il sangue (il video dei copti egiziani decapitati, ndr)” dico loro che stiamo bussando alle porte della Roma crociata. Il portavoce del Mujahideen oggi dice: “I nostri occhi puntano ai castelli di Roma. È una promessa del nostro Profeta. Vedremo presto lo Stato dell’Islam ripristinare le glorie e ridisegnare la mappa del nuovo mondo.”>>

All’interno dell’articolo troviamo anche una mappa, che mostra il percorso del gasdotto che dalla Libia arriva fino a Gela.

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L’articolo prosegue con altre minacce: “Oh Roma, proverai freddo e fame!! Il gas e petrolio vi arriva dalla terra del califfato in Libia!! Attenzione, qualsiasi passo falso vi costerà molto, se lo farete infiammeremo tutto il Mediterraneo. Questo è un messaggio per i cani ed i capi di tutte le croci.”

Un altro account, qualche ora dopo, decide di tradurre le minacce dall’arabo all’italiano, pubblicando un nuovo fotomontaggio.

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Allegato nel tweet, un altro link di justpaste con, tradotto, un articolo postato dall’account del blogger e jihadista libico Abu Irhim al-Libi

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La minaccia dell’Is

Le minacce all’Italia sono quotidiane. Il giorno prima un altro fotomontaggio è apparso sulla rete e il messaggio è sempre lo stesso: “Presto invaderemo Roma”

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