Scoprire la ‘ndrangheta in Emilia. La storia di Brescello

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Scoprire la ‘ndrangheta in Emilia a Brescello. A Reggio Emilia camion, auto e aziende sono stati bruciati dai clan della ‘ndrangheta. Oltre quaranta roghi in un solo anno. Quando tutti credevano di esserne immuni e documentarla con video inchieste a imprenditori collusi, politici, colletti bianchi.  L’hanno fatto i ragazzi di Cortocircuito, un gruppo di liceali che, ben prima dell’inchiesta Aemilia, ha parlato di mafia al nord.

Brescello e la ‘ndrangheta

Siamo entrati a Brescello, un paese della provincia di Reggio Emilia, roccaforte della comunità calabrese di Cutro. Il paese di Nicolino Grande Aracri, il boss del clan. Qui vive, il fratello, Francesco, condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso. In paese sembra che nessuno lo conosca, quelli che sanno chi è dicono di lui: “È una brava persona, uno che ha sempre lavorato dalla mattina alla sera. Adesso non ci vogliono più in paese, dobbiamo andare via tutti”.