Saviano sulla mafia: “Oggi e quando c’era Berlusconi”

Saviano sulla mafia
Saviano sulla mafia

Saviano sulla mafia oggi. Il concetto della rottamazione e il modo di affrontare la questione della mafia sembrano temi rimossi. In campo c’è solo una grande promessa e una conseguente rimozione del problema.

“La logica che purtroppo spesso viene utilizzata è considerare la promessa come un percorso per metà già realizzato. Invece non è così. Il grande rimosso sulle mafie è tipico quando si ha la percezione che gli uomini ai vertici delle istituzioni sono effettivamente distanti dalle organizzazioni criminali stesse. Quando c’erano Cosentino, Berlusconi e Dell’Utri parlare di mafia significava raccontare un protagonista della scena politica ed economica. Oggi quel protagonista c’è ancora ma si ha la percezione che possa tornare nelle periferie”.

“La mafia non fa più notizia”

“Quando ci sono i buoni al potere le mafia vengono utilizzate meno dai media e dalle polemiche. Diventano un argomento meridionale. Per esempio qualche giorno fa a Napoli c’è stata una sparatoria vicino ad un asilo. Hanno gambizzato il padre di Genny la carogna e la notizia è passata quasi inosservata. Se ci fosse stato il governo Berlusconi la notizia sarebbe stata d’apertura e scatenato molte polemiche. Non ci sono strategie in questo senso, nessuno ha ordinato di non parlarne. Semplicemente non pesa più”.