Animali come noi, quarta puntata: vi aspettiamo lunedì 3 aprile alle 23.30 su Rai 2
Nella quarta puntata di Animali come noi si parla del “macello degli orrori” di Ghedi, in provincia di Brescia.
I responsabili del macello Italcarni di Ghedi sono stati da poco tutti condannati. Il macello era balzato agli onori delle cronache per le terribili immagini diffuse da Servizio Pubblico delle mucche macellate con l’utilizzo di catena e muletto. Con loro condannati anche due veterinari pubblici, che per conto dell’Asl di Brescia avrebbero dovuto controllare il macello Italcarni.
Giulia Innocenzi è andata a verificare cosa sia cambiato dopo la sentenza e ha avuto un’amara sorpresa. Il macello ha riaperto, e alla guida c’è ora l’ex moglie del proprietario di Italcarni Osio.
Il sindaco di Ghedi Borzi, cognato di Osio, non ha messo in discussione neanche un singolo punto della convenzione comunale con il macello. Questo è successo nonostante le insistenti richieste da parte dell’opposizione in consiglio comunale.
Dopo lo scoppio dello scandalo mediatico il direttore generale della Asl di Brescia Scarcella è stato rinominato. Con lui i dirigenti responsabili di molti dei provvedimenti legati al macello. L’unica persona che ci ha veramente rimesso, paradossalmente, è colei che ha permesso di scoprire le illegalità.
La veterinaria Erika Vergerio, che per prima ha denunciato quello che accadeva all’interno di Italcarni e che per questo veniva minacciata da uno dei due veterinari condannati.
Vergerio: la veterinaria eroina
Erika Vergerio per il suo atto di coraggio ha subito un provvedimento disciplinare dell’Asl di Brescia per “danno d’immagine”. Non fosse stato per lei, forse le mucche oggi verrebbero ancora torturate.
E la carne di Italcarni, su cui l’Istituto zooprofilattico di Torino ha trovato cariche batteriche cinquanta volte superiori a quelle ammesse dalla legge, è stata venduta. È tornato tutto come prima?
Scopritelo ad Animali come noi, quarta puntata, lunedì alle 23.10 su Rai 2
