De Masi: “Raggi lasciata sola come un cane. La Basilicata ha scelto il suo carnefice”

Il sociologo dice la sua sull'arresto di De Vito e sull'amministrazione M5S a Roma e commenta anche il risultato elettorale in Basilicata con il trionfo di Salvini

Domenico De Masi, sociologo e già collaboratore del MoVimento 5 Stelle, ai microfoni di Servizio Pubblico parla della Giunta Raggi, dell’arresto di De Vito e delle elezioni in Basilicata: “Una situazione kafkiana.  La sindaca è stata lasciata sola come un cane, abbandonata dal MoVimento quasi sperando che cadesse. Se fosse stata circondata da un gruppo di pensiero e azione di grande qualità, qualcosa si sarebbe potuto fare. E’ stato un patrimonio sprecato. Poi il fatto che si tratti Roma come una periferia di secondo piano, scegliendo assessori a caso, è terribile”

E sulle elezioni in Basilicata? “Salvini ha mollato tutto per fare campagna elettorale a tempo pieno. Nessun altro lo ha fatto, nemmeno Di Maio che con quattro cariche non ha tempo per seguire i fatti di periferia. Bisogna tener conto però che si tratta di un Sud poco decifrabile: votano il rappresentante di un movimento che è responsabile del blocco dei finanziamenti del Sud. Quando il partito è stato al governo c’è stato il crollo dei finanziamenti al Sud. I cittadini però se lo sono dimenticato. C’è un Sud prevedibilmente cialtrone”. E di che cifre parliamo? “Parliamo di miliardi, dei soldi della Cassa del Mezzogiorno che hanno creato le poche infrastrutture che ancora esistono. Da quando Bossi è andato al governo, mentre c’era anche Salvini, questi soldi sono stati decurtati e sono andati al Nord per follie come il doppio aeroporto milanese”, spiega De Masi.

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