Imane Fadil, l’avvocato: “Minacciata da Olgettine”. La nostra intervista a Iris Berardi

Imane Fadil, la modella 34enne testimone chiave del processo Ruby, morta il primo marzo scorso in circostanze ancora misteriose, era stata minacciata da due Olgettine. Lo si legge nell’atto di costituzione di parte civile che l’allora legale di Fadil, Paolo Sevesi, ha depositato in uno dei filoni del ‘Ruby ter’. Iris Berardi e Barbara Guerra, imputate nel ‘Ruby ter’, il processo principale che si celebra a Milano per corruzione in atti giudiziari, avrebbero esercitato  “minacce, tentativi corruttivi e pressioni per la revoca della costituzione di parte civile” nel processo ‘Ruby bis’.

Leggi anche: “Imane Fadil racconta il bunga bunga”

“Papi era la nostra fonte di lucro” dice Iris Berardi nelle intercettazioni ricostruite in questa intervista di Luca Bertazzoni per “Tutti in Piedi” del 2011. E racconta di quando, ancora minorenne, conobbe Silvio Berlusconi tramite una sua amica. Lei chiedeva, il Presidente “elargiva”: denaro per pagare le bollette, per aiutare la sua famiglia. Il tutto tramite il ragionier Spinelli.

“Tutti abbiamo dei problemi. Vai a casa del Presidente e che fai, non gli chiedi dei soldi?” dice Iris che in una lettera a Berlusconi giustificava le sue continue richieste di denaro dicendo di non voler tornare a prostituirsi. Cene, musiche, barzellette: Iris ricostruisce le allegre serate di Arcore, come quella volta che “ero vestita da uomo con una maschera di Obama e ballavo di fronte al Presidente. Ci divertivamo. Andavamo a fare il bagno nel Bunga Bunga Spa”.

Leggi anche: “Imane Fadil è stata avvelenata? Cosa non torna nella morte della modella marocchina”